ACQUASANTIERA

2015 - Corian, Ottone - 40x32x32 cm

 

Acquasantiera è un’opera che nasce da una visione rapida e precisa, ma che trova subito il suo senso nella tradizione cristiana.

“Il cristiano nasce nell’acqua e si congeda con l’acqua”.

Perché bagnarci le mani con l’acqua santa? L’acqua, uno dei quattro elementi primordiali, serve a lavare, purificare, generare e conservare la vita.

Il gesto per eccellenza, quello originario con cui si compiono queste azioni, è il sacramento del battesimo.  Ci bagnamo le mani nell’acqua santa per ricordarci che siamo battezzati.

Questo gesto, quando si entra in chiesa, è comune a tutti in occidente e spesso diventa un atto abituale che rischia di perdere il suo senso.  Proprio per questo motivo nasce l’idea di inserire la punta in ottone.

La sua precisione e la sua lucidità sono segnali di pericolo e certamente pongono la condizione di essere attenti nell’attimo in cui s’inserisce la mano.  Questa pericolosità riporta l’attenzione al gesto.

Parallelamente, in modo velato, la pericolosità della punta si riferisce anche alla scelta di aderire alla religione e alla sua continua riconferma, senza giudizi ma, anche in questo caso, con il compito di ricordarci che nulla è scontato soprattutto in materia di spiritualità.

L’opera unisce due forme opposte, il cono in ottone freddo e molto appuntito e il vaso in corian, morbido e dal colore rosa pastello.

In questo particolare incontro di forme antitetiche c’è uno strano equilibrio che genera una forma armonica.

Acquasantiera potrebbe sembrarci un fiore stilizzato, un’antenna parabolica o un oggetto alieno, l’unica cosa certa è che si tratta di una scultura.